Sette italiani su dieci non rispettano il codice della strada: a rivelarlo è l’undicesima edizione del “Barometro della guida responsabile”, indagine realizzata da Ipsos per la Fondazione Vinci Autoroutes, sul comportamento di 12.400 conducenti di undici Stati dell’Unione Europea. Indossare la cintura di sicurezza, rispettare i limiti di velocità, gli stop e le precedenze: purtroppo sono obblighi non sempre condivisi. Solo il 30% degli italiani dichiara infatti di non violare mai il codice della strada, di contro al 70% dei guidatori che ammette di non rispettare sempre le regole della strada.
Le infrazioni del codice della strada più comuni in Italia
Tra le infrazioni più diffuse confessate dagli automobilisti italiani troviamo: la poca attenzione ai limiti di velocità (l’86% ammette di superare i limiti di velocità); il non rispetto del semaforo rosso o arancione (il 50% passa anche quando il semaforo non è verde) e il mancato uso delle frecce (il 48% dimentica di mettere la freccia per sorpassare o cambiare direzione). Non solo, il 40% degli automobilisti italiani dichiara di non fermarsi sempre allo stop; il 31% sosta anche in doppia fila; l’8% rivela di guidare anche quando ha superato il limite di alcol consentito senza però sentirne gli effetti. Il 5% confessa infine di mettersi al volante avendo assunto farmaci che potrebbero alternarne la vigilanza.
Sembra invece che il 57% dei guidatori italiani abbia compreso che non si devono mai togliere le mani dal volante per rispondere al telefono e dichiara di usare il sistema Bluetooth, sebbene la propensione alle telefonate al volante a mani libere sia comunque aumentata del 4% rispetto all’anno precedente e del 14% in 5 anni.
Conducenti distratti in tutta l’Unione Europea
Secondo la ricerca, i conducenti europei si dimostrano sempre meno concentrati sulla strada: il 76% degli automobilisti ammette di distogliere lo sguardo dalla strada per più di 2 secondi; il 43% imposta il GPS mentre guida; il 22% invia e/o legge SMS o e-mail durante la guida; il 21% segnala agli altri conducenti degli eventi tramite un’applicazione mentre guida. E ancora, il 23% telefona mentre guida senza vivavoce e il 7% guarda addirittura dei film o dei video sullo smartphone o il tablet. Per quanto riguarda la sonnolenza alla guida, sono frequenti i comportamenti a rischio: il 12% ha già avuto, o rischiato di avere, un incidente perché si era assopito; il 24% ha già avuto l’impressione di essersi assopito per qualche secondo al volante; 15% ha già sconfinato sulla corsia di emergenza o sulla banchina della strada a causa di un momento di disattenzione o di assopimento. Malgrado ciò, il 24% dei conducenti europei è convinto che si possa guidare anche se molto stanchi, ma il 35% confessa di farlo perché è costretto.
Le giustificazioni più diffuse per le infrazioni
Perché gli automobilisti commettono tutte queste infrazioni? Per il 52% dei conducenti, le regole del codice della strada non sarebbero sempre adatte alla situazione o coerenti. Il 29% degli intervistati pensa che alcune regole siano unicamente destinate a emettere sanzioni o multe. Il 22% ritiene di poterle ignorare perché è particolarmente vigile, mentre il 10% rivendica la propria libertà alla guida.