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IMPARARE DALL’EMERGENZA?

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Come sono cambiate le abitudini degli italiani e cosa il mondo automotive può imparare dal Covid-19

#Iorestoacasa, non è solo l’hashtag più in voga del momento, rappresenta l’effettivo impegno dalla popolazione per fare fronte all’emergenza di Coronavirus attualmente in Italia. Per fronteggiare la limitazione di contatti e spostamenti le persone hanno dovuto cambiare il loro modo di pensare e di agire su tutti i piani sociali, dall’ordinario cittadino fino al dirigente d’azienda, che oggi più che mai dovrà fare fronte a scelte impegnative e storiche.

LE REGOLE

Ma in che modo il Coronavirus ha iniziato ad impattare sulle abitudini comuni? Forse per senso civico o forse per istinti di sopravvivenza gli italiani si sono riscoperti più rispettosi delle regole. Secondo uno studio di Altroconsumo le norme di sicurezza sanitaria vengono rispettate in maniera scrupolosa dall’84% degli italiani, merito forse anche delle continue campagne di prevenzione. L’adesione coesa per quanto possibile ed il rispetto delle regole igieniche permette ai cittadini di diventare il primo cordone sanitario di difesa contro quella che può definirsi una guerra di logoramento contro il Covid-19.

I NUOVI TREND

Il web è stato uno dei primi luoghi, seppur non fisico, in cui vi è stato un enorme cambiamento in termini di abitudini e trend d’acquisto. Le persone investono tempo e risorse tramite internet imparando a districarsi nella fitta selva di fake-news quotidiane e di annunci disonesti e mendaci. Anche il mercato dell’automotive scopre in rete nuovi trend portati dal calo drastico di visite presso i saloni. Non potendosi recare fisicamente presso le concessionarie l’80% dei clienti le “visitano” virtualmente tramite dispositivo mobile, scoprendo la struttura del salone, studiando i modelli/allestimenti e compilando form. Questo porta ad una consulenza online e quasi istantanea da parte dei commerciali, che lavorando da remoto aprono nuovi orizzonti. Alcune di queste innovative modalità sono già state scelte come cardine da alcune case automobilistiche come l’americana Tesla, permettendole di vendere oltre 1 milione di vetture a poco più di 10 anni dalla sua fondazione. Potrebbe questo nuovo trend andare a modificare la mentalità di alcune case madri, secondo cui è necessario investire enormi capitali per l’edificazione dei proprio saloni? Molto probabilmente sì, cambiando ed ampliando la concezione di acquisto online. Quest’ultimo non si soffermerà più quasi esclusivamente su oggetti e accessori, ma che si sposterà verso servizi per la propria vettura e sulle vetture stesse. Anche molte officine, pur avendo la possibilità di restare operative per emergenze, hanno richiesto ai propri utenti di spostare il loro traffico di acquisti online. Iniziando lentamente ad evolvere la concezione, ad oggi ancora un po’ vetusta del settore automotive, comprensivo di concessionari, salonisti e ricambisti. Il tutto in una visione più moderna, dinamica e soprattutto tecnologica.

SMART WORKING

La necessità e l’imposizione di limitare contatti e spostamenti ha costretto molte attività ad attuare e sperimentare per la prima volta lo smart working. Questo potrebbe essere un riscontro positivo durante l’attuale crisi, che permette alle aziende di risparmiare dal punto di vista energetico, di costi e soprattutto di diventare più “smart”, intelligenti.  In particolar modo consente loro di rinnovare l’idea di produttività che non si basa più su uffici pieni di impiegati ma su una migliore qualità di vita dei proprio dipendenti e su condizioni logistiche e mentali positive. D’altronde come spiega Tom Peters, uno dei maggiori esperti di top management dei nostri tempi: “Il semplice atto di prestare un’attenzione positiva verso le persone ha parecchio a che vedere con la produttività.”

LA FIDUCIA

Oggi la nostra fiducia risiede nelle figure del settore automotive e non solo, che si stanno adoperando per poter riprendere in maniera smart ed ottimale tutte le attività.

Ma più che mai, per fare fronte a questa terribile pandemia nazionale e mondiale, la fiducia di tutta la popolazione è riposta nei medici, infermieri e in tutti i membri sanitari che sono in prima linea per contrastare l’avanzata del Covid-19. E’ soprattutto grazie a loro che domani potremo ripartire insieme, più uniti, consapevoli e forti che mai.

 

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