Cellulare in auto: si o no? Guidare mentre si parla al cellulare è molto pericoloso, per chi è al volante e per gli altri. L’utilizzo del telefono alla guida è disciplinato dall’articolo 173 del Codice della Strada che vieta al conducente di farne uso durante la marcia. Secondo la legge è consentito solo “l’uso di apparecchi a vivavoce o dotati di auricolare, purché il conducente abbia adeguate capacità uditive ad entrambe le orecchie, che non richiedono per il loro funzionamento l’uso delle mani”. Mentre si guida, le mani del conducente non possono quindi toccare lo smartphone in nessun caso: niente telefonate, niente selfie, niente dirette, niente invio di messaggi di testo o vocali, niente consultazione di mappe per orientarsi sulla strada, niente selezione di playlist musicali, niente social. Quando guidiamo il nostro cervello è infatti già impegnato in molte attività: dobbiamo tenere le mani sul volante, premere sui pedali, guardare i cartelli e la segnaletica stradale, fare attenzione agli altri veicoli, a pedoni e ciclisti. Ogni distrazione può risultare fatale. Per questo motivo il Codice della Strada punisce severamente l’uso dello smartphone in auto, a meno che non venga utilizzato alle condizioni di cui sopra (vivavoce o auricolare).
Nel caso di utilizzo dell’auricolare, quest’ultimo deve occupare un solo orecchio, così che l’altro resti libero. È consentito usare lo smartphone anche se connesso al bluetooth dell’auto, a patto che la sincronizzazione venga fatta prima di mettersi in moto. Se non si rispettano queste condizioni, che cosa si rischia ad utilizzare il cellulare mentre si è al volante? Scopriamolo insieme!
Cellulare in automobile: rischi e sanzioni
Telefonare mentre si è al volante è una pessima abitudine: lo smartphone alla guida è infatti una delle principali cause di incidenti stradali. Secondo una ricerca di ZenDrive un incidente su cinque è dovuto a distrazioni causate dall’uso del telefono in auto. Malgrado ciò, i dati ISTAT confermano che il 96% dei guidatori usa il telefono mentre guida. Le sanzioni però non scherzano: si va da un minimo di 160 ad un massimo di 664 euro più la decurtazione di cinque punti dalla patente. Nel caso di nuova violazione entro due anni dalla prima si è soggetti alla sospensione della patente di guida da uno a tre mesi.
Se le annunciate modifiche al Codice della Strada verranno confermate, le pene saranno inasprite come segue: la multa sarà compresa tra i 422 e i 1.697 euro, mentre la sospensione della patente sarà già prevista dalla prima infrazione, da sette giorni a due mesi. In caso di recidiva entro il biennio la sanzione potrà raggiungere i 2.588 euro, con sospensione della patente da uno a tre mesi e decurtazione da cinque a dieci punti della patente.
Rasotto Group vi raccomanda di prestare sempre la massima attenzione alla strada e di rimanere concentrati mentre siete alla guida!